Non solo pesto: le food experience da non perdere per conoscere la cucina genovese!
Se si parla di cucina genovese, non si può non pensare al famosissimo pesto. Ma le tradizioni e le esperienze food legate alla città di Genova vanno ben oltre: dal capponmagro ai pansoti con la salsa di noci, la cucina della Superba parla di mare e di monti, di erbe aromatiche e di agricoltura eroica, di conquiste e di commercio, di Oriente e di Occidente.
Lo sapevate che Genova è stato uno dei primi centri di produzione della pasta in Italia, sin dal Medioevo? Sono tantissimi i formati presenti in Liguria, dalla pasta fresca alla pasta secca, e i ripieni sono una tecnica utilizzata dai marinai per fare tesoro degli avanzi del pranzo, usata anche per le torte di verdura e per la cima.
Nelle abitudini gastronomiche della città, nel suoi piatti più semplici, si legge la storia di secoli di scambi e di viaggi, di marinai, commercianti e politici che hanno fatto di necessità virtù.
Ecco un elenco di esperienze gustose per andare alla scoperta della genovesità: una mini-guida agli assaggi ma anche alle tradizioni, alle origini, alla quotidianità dei gesti intorno al cibo. Gesti che raccontano dei prodotti del mare, dell’orto, del bosco, ma anche dei traffici mercantili dell’antica Repubblica marinara.
Colazione con focaccia e cappuccino
Non si può dire di aver vissuto Genova come un local senza aver pucciato la focaccia nel cappuccino, mangiata rigorosamente “al contrario”, in modo che il sale venga a contatto con le papille gustative, aumentando la percezione del sapore. Per una degustazione perfetta infatti il lato superiore – dove rimangono l’olio e il sale – deve toccare direttamente la lingua!
Indirizzi da salvare:
Panificio Mario, via San Vincenzo
Antico Forno Patrone, Via Ravecca
Bontà del Grano, Piazza del Carmine
Antico Forno della Casana, vico Casana
Le Torte di verdura e farinata nelle antiche sciamadde della città
Gli antichi forni a legna della città – il termine Sciamadda deriva da fiammata, la fiamma che si usava per alimentarli – preparano ancora la tradizione dello street food genovese. Dalla torta pasqualina ai cuculli, da consumare appoggiati al bancone in marmo o passeggiando tra i caruggi.
Indirizzi da salvare:
Sa Pesta, Via Dei Giustiniani
Le delizie dell’amico, Via Canneto il Lungo
Antica Sciamadda, via Ravecca
L’arte della confetteria
Esplorando la cucina genovese, non possiamo dimenticare la tradizione di lavorare lo zucchero per conservare fiori, frutta e cioccolato, che risale al Cinquecento, grazie agli scambi con l’Oriente. Un’arte da assaggiare e da scoprire, anche grazie alle visite degli antichi laboratori che conservano l’artigianalità e i macchinari d’epoca.
Indirizzi da salvare:
Antica Confetteria Romanengo fu Stefano
Pasticceria Confetteria Profumo
Antica Cioccolateria Romeo Viganotti
La focaccia di Recco col formaggio IGP
La Focaccia di Recco col formaggio I.G.P. è un prodotto da forno ottenuto dalla lavorazione di un impasto a base di farina di grano tenero, olio extravergine di oliva italiano, acqua, sale, farcito con “Formaggio fresco” (crescenza o stracchino) e successivamente cotto in forno. È un prodotto che può essere acquistato solo nella zona di origine di produzione: a Recco, Camogli, Sori e Avegno – 4 comuni della Provincia di Genova.
Oggi a tutela del metodo di produzione c’è un consorzio, un gruppo di 13 aziende con 20 punti vendita che comprendono i ristoranti, i panifici e gli asporto storici.
Indirizzi da salvare:
Revello 1964, Camogli
Da O Vittorio, Recco
Il Boschetto, Sori
Le botteghe storiche
In questo viaggio attraverso la cucina genovese è doveroso includere anche le botteghe storiche della città. Si tratta di un circuito di botteghe che hanno più di 50 anni e che sono iscritte a un albo a cui si accede solo se in presenza di almeno tre dei cinque requisiti richiesti: elementi architettonici, arredi, attrezzature, documenti e contesto storico ambientale.
Indirizzi da salvare:
Pasticceria Liquoreria Marescotti Cavo, Piazza Fossatello
Caffé Pasticceria Confetteria Mangini, piazza Corvetto
Drogheria Torrielli, via San Bernardo
Il corochinato, l’aperitivo genovese
Il corochinato è l’aperitivo dei genovesi. Prodotto dal 1886, è un vino bianco aromatizzato con 16 erbe, ritornato in auge grazie alla movida dei giovani negli ultimi dieci anni. Anche il gruppo musicale Ex-Otago gli ha dedicato la copertina di un album. Da assaggiare e degustare soprattutto in una delle vinerie dei vicoli, in centro storico.
Indirizzi da salvare:
Bar degli asinelli, via di Canneto il Lungo
Ostaia Cicala, Vico Cicala
Da Paul, Via di Canneto il Curto
Che ne dite, vi è venuta voglia di partire per scoprire tutte le sfumature di sapore della cucina genovese?
Se volete continuare a viaggiare, per scoprire l’Italia con il gusto oltre che con gli occhi, eccovi anche qualche dritta: qui si parla di cucina romana, qui di quella triestina, e qui di Venezia e dei suoi celebri bàcari!
Scritto da:
Rossana Borroni
Cresciuta a pane e turismo, nella vita di tutti i giorni si occupa di social media marketing per passione e per lavoro, nel fine settimana si diverte a fare la sommelier, ad andare a caccia di osterie e a divorare libri che raccontano di tradizioni, di cibo e di vino.